“Servizio ferroviario in decadenza”. Il grido dei pendolari che utilizzano i treni regionali in una nuova lettera al Governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Sette giorni fa un primo messaggio d’allarme (QUI l’articolo), ora una nuova protesta.
“Presidente Fontana, a una settimana dall’invio della lettera dei comitati non ci è giunta alcuna risposta da parte sua in merito al quesito che ponevamo sul costante degrado del Servizio ferroviario regionale lombardo a partire dal 2018” inizia il messaggio.
“Registriamo però da più parti diversi tentativi per giustificare il disastro del servizio di Trenord nascondendosi dietro la pandemia”. Prosegue la lettera firmata dai comitati dei pendolari e dei viaggiatori della Lombardia sul servizio ferroviario in decadenza. “Chiudiamo subito la questione osservando che, per giustificare le difficoltà di Trenord, vengono dichiarate percentuali di assenze per positività e quarantene che sono diverse volte superiori sia a quelle medie della popolazione italiana sia a quelle medie registrate nelle aziende italiane di qualsiasi settore merceologico. Qualcosa sicuramente non va in questi dati”.
La conclusione
“Presidente – termina il messaggio – chiediamo a lei di conoscere quale sia l’effettivo stato dell’organico di Trenord rispetto al fabbisogno per il ripristino pieno del servizio ai livelli del 2018. Ribadiamo e sottolineiamo però che non contestiamo gli effetti, comunque transitori ed evidentemente sovrastimati, della pandemia, ma il progressivo smantellamento del servizio in atto dal 2018, ben due anni prima che si manifestasse la pandemia, e su questo richiamiamo l’assessore (Claudia Maria Terzi, ndr) alle sue responsabilità”.