Nasce il Museo Città di Cantù. In Villa Calvi spazio a merletti, mobili e design e pallacanestro.
Cantù Città del Mobile, patria del Merletto, culla del basket italiano. Un patrimonio vasto e articolato che merita valorizzazione e promozione. E’ proprio questa l’idea alla base del progetto, che prende il via dal “Piano Integrato della Cultura Un tesoro di territorio”. Quest’ultimo prevede la creazione di un museo diffuso, con sede principale nel centro città e hub di approfondimento.
“Nel mese di dicembre sono state realizzate la prima determina – spiega l’assessore alla Cultura, Isabella Girgi – e con Enaip Cantù andremo, nelle prossime settimane, a costituire un comitato scientifico per lo studio del backoffice di progetto”. “La progettazione è già̀ iniziata. L’obiettivo è quello di essere pronti per l’allestimento alla conclusione dei lavori di ristrutturazione e risistemazione delle sedi”, spiega Girgi. Nelle prossime settimane verranno definiti i primi dettagli: dalla collezione esposta ai supporti tecnologici da utilizzare, ad un piano di coinvolgimento delle scuole del territorio.
Nasce il Museo Città di Cantù, uno spazio diffuso in centro
Il polo museale prevede una progettazione su due piani, capace di sfruttare a pieno le caratteristiche architettoniche di Villa Calvi.
Il piano terra verrà̀ destinato a mostre temporanee. Prevista anche la strutturazione di sale polivalenti per progetti culturali. Il primo piano accoglierà̀ la collezione permanente, dedicata alle tre eccellenze canturine, con particolare riferimento alla storia della prima metà del XX secolo.
Da Villa Calvi, il visitatore potrà spostarsi nelle altre sedi espositive dedicate. Tra queste l’ex Basilica di Sant’Ambrogio, futura sede del Museo del Merletto e il nuovo Palazzetto, dove troverà̀ spazio una sezione dedicata allo sport canturino per eccellenza.
“La nostra Cantù è sede di importanti eventi e ha l’onore di ospitare un patrimonio culturale di importanza internazionale. Questa Amministrazione ha quindi deciso di valorizzare la nostra tradizione attraverso la creazione di un museo. Questo prevede un lungo e complesso periodo di progettazione, già iniziata grazie ad un gruppo di lavoro dedicato”, conclude il vice Sindaco, Giuseppe Molteni.