Il comasco Fulvio Caradonna ai vertici del nuovo consiglio di amministrazione di Ferrovienord che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. Il nuovo CdA vede Caradonna nuovo presidente ed Emanuele Serina, consigliere delegato. Igor Castelli, Donatella Colombo e Luciana Frosio Roncalli, consiglieri.
Fulvio Caradonna ha ricoperto numerosi incarichi in diverse realtà aziendali. Dal 1994 al 1998 è stato consigliere comunale a Como. Successivamente assessore ai lavori pubblici, acque e strade, rischi idrogeologici, protezione civile, grandi opere, reti, mobilità, trasporti (dal 1998 al 2009). Noto per l’avvio del cantiere delle paratie e per la controversa vicenda del muro.
Membro del Consiglio di Gestione di Infrastrutture Lombarde tra il 2009 e il 2010, ha ricoperto anche l’incarico vice presidente ATM Servizi con delega alla supervisione del Contratto di Servizio verso l’Azionista (Comune di Milano). Dal 2012 al 2018 è stato membro del Consiglio di Amministrazione di FERROVIENORD e dal 2013 al 2018 Presidente del Comitato Trasparenza e Appalti dello stesso gruppo.
“Sono molto felice e onorato per questo incarico – commenta il presidente Fulvio Caradonna -. FERROVIENORD è una società solida, che è cresciuta negli anni e che ha davanti a sé sfide importanti. Metterò a disposizione la mia esperienza per proseguire in questo percorso positivo e affrontare tutti i progetti e le attività che FERROVIENORD sta sviluppando”.
L’affondo del Pd
“Il progetto delle paratie sta arrivando a conclusione solo ora, solo dopo essere stato commissariato da Regione Lombardia – scrivono in una nota il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo e Stefano Fanetti, capogruppo Dem a Palazzo Cernezzi. – Eppure nel balletto delle poltrone, chi diede le dimissioni per lo scandalo del muro, diviene vertice della società che si occupa di gestire più di 300 chilometri di ferrovie lombarde e un centinaio di stazioni”. “Il servizio ferroviario regionale è al di sotto di ogni standard, a danno di migliaia di pendolari lombardi, come denunciato in una recente lettera dei comitati dei viaggiatori indirizzata a Regione Lombardia – aggiungono i due esponenti comaschi del Pd – Insomma, tra corsi e ricorsi storici, siamo convinti – concludono – che i cittadini comaschi e lombardi meritino di più”.