Contagi e vaccini. Numeri allarmanti da settimane ma “i vaccini e le nuove infezioni ci porteranno fuori dalla fase più critica della pandemia in primavera”. Parole che arrivano dal presidente dell’ordine dei medici comaschi e lombardi Gianluigi Spata. Al ritorno dalle feste di Natale infatti, i numeri sul contagio da Coronavirus sono tutt’altro che rassicuranti. Tuttavia, nel mezzo della quarta ondata di Covid-19, gli addetti ai lavori già pensano che con la fine dell’inverno la situazione si avvierà verso un graduale miglioramento.
L’Oms: “Entro due mesi il 50% degli europei si sarà contagiato”
L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un messaggio che potrebbe suonare sconfortante: “Entro due mesi il 50% dei cittadini europei si sarà contagiato con la nuova variante Omicron”. Secondo Spata, lo scenario previsto dall’Oms non è però solo plausibile, ma anche auspicabile. Secondo il presidente dei medici infatti, la campagna vaccinale e il tasso di infezione della popolazione porteranno, tra qualche mese, a un abbassamento della curva dei nuovi positivi. Curva che oggi invece, sembra preoccupare ancora molto. “I casi Covid sono sempre tanti e i tamponi pure “sottolinea Spata aggiungendo che i risultati positivi della campagna vaccinale si vedono quantomeno sul tasso di ospedalizzazione. “I vaccinati, (soprattutto quelli con la dose booster) non finiscono quasi più in ospedale” spiega il presidente.
La pillola di Merck
Contagi e vaccini-E sul tema della cura del Covid-19, Spata ribadisce che non sono ancora arrivate le linee guida relative all’uso della pillola antivirale di Merck. A oltre una settimana dalla distribuzione del farmaco in Lombardia infatti, i medici di base (che presumibilmente dovrebbero prescrivere la medicina ai pazienti a rischio ospedalizzazione) non hanno ancora ricevuto informazioni sulla procedura da seguire. Un problema quindi, che influisce anche sull’efficacia della cura. L’Agenzia italiana del farmaco ha infatti spiegato che l’antivirale orale sarà indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. In questo momento, “senza informazioni rispettare i tempi” ribadisce Spata “è un problema”.