Gli ospedali aumentano i posti letto dedicati ai pazienti Covid. Inevitabile la conseguente riduzione dei ricoveri programmati, che rischiano nuovamente di slittare. Gli spazi nelle degenze riservate ai malati positivi al virus saranno incrementati gradualmente, anche per riservare spazi ai degenti ricoverati per altre patologie che risultano positivi al tampone pur non avendo sintomi legati al Covid.
La direzione generale Welfare della Regione ha dettato le linee guida a tutte le strutture sanitarie del territorio lombardo. L’Asst Lariana ha già rimodulato gli spazi del Sant’Anna aumentando i posti letto dedicati ai pazienti con il virus dal 5 gennaio scorso. Nella degenza chirurgica possono essere attivati fino a 50 posti letto, mentre nella degenza medica sono già stati convertiti 10 spazi.
La nota della Regione
“In considerazione della rapida evoluzione del contesto epidemiologico – si legge in una nota della direzione regionale Welfare – si chiede alle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate, coinvolte nella gestione dell’attuale fase epidemica, una rimodulazione dell’attività di ricovero programmato e differibile al fine di garantire la disponibilità di posti letto per pazienti affetti da Covid-19”.
“Ogni struttura ospedaliera amplierà gradualmente la disponibilità dei posti letto Covid-19 – aggiunge la nota – considerata anche l’elevata percentuale di pazienti asintomatici, ma incidentalmente positivi al test per Covid 19 che necessitano di ricovero per altra causa”.
“Allo stesso tempo – conclude la nota – dovranno essere garantiti anche posti letto di area medica per pazienti che necessitano di ricovero in ambiente internistico, ma che risultano negativi al test. Questo potrà avvenire anche con la riorganizzazione e compartimentazione delle aree di degenza che garantiscano gli standard di sicurezza e isolamento prescritti”.
Il vaccino in ospedale
Per i pazienti che possono essere dimessi dall’ospedale ma sono ancora positivi, sono tuttora disponibili letti nei cosiddetti Covid hotel. La Regione invita infine gli ospedali a proporre ai pazienti che non abbiano ancora completato il ciclo vaccinale l’iniezione o l’eventuale dose booster.