Per la provincia di Como la Cina “vale” oltre 700 milioni di euro all’anno. A tanto ammontano, infatti, gli scambi commerciali con il colosso orientale, dal quale ogni anno importiamo merci per 512 milioni di euro ed esportiamo prodotti per quasi 196 milioni di euro. Il totale degli interscambi – nel 2015 – è di 708 milioni di euro.
Quel che colpisce, al di là dei valori assoluti, è la percentuale di crescita del flusso di affari tra Cina e provincia di Como: rispetto al 2014, nel 2015 gli scambi commerciali sono aumentati del 17,5%. Solamente Mantova e Brescia, a livello regionale, crescono più di Como.
Un’ impennata, per quanto riguarda il Lario, legata non solo alle importazioni (+15%) ma anche e soprattutto alle esportazioni, aumentate del 24%.
Quasi la metà delle importazioni comasche dalla Cina sono legate al tessile. Spiccano poi prodotti a base di metallo, articoli in gomma e plastica, apparecchi elettrici, elettronici e macchinari.
A livello regionale, tra Cina e Lombardia vengono scambiati beni per quindici miliardi di euro, la metà dei quali sulla piazza milanese, che controlla un quinto degli interscambi italiani con il Paese asiatico.
I dati sono stati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano. <La Cina – dice il consigliere dell’ente camerale meneghino, Amato Luigi Molinari – si conferma un mercato importante per le imprese lombarde, sia in termini di scambi commerciali che di opportunità di investimento>.