Il Partito Democratico promuove se stesso. O meglio: promuove (quasi a pieni voti) il sindaco di Como, Mario Lucini e il suo operato degli ultimi quattro anni.
Essendo il Pd la principale forza di governo che sostiene l’amministrazione comunale, sarebbe strano il contrario. Sarebbe clamoroso se i democratici bocciassero l’operato di un sindaco che hanno contribuito a far eleggere e che sostengono da quattro anni.
Ma alcuni passaggi sono destinati ad accedere il dibattito.
Forza Italia ha diffuso un questionario per chiedere ai cittadini un giudizio sui primi quattro anni di amministrazione Lucini. Domande alle quali il Pd ha deciso di rispondere, o meglio, di replicare, punto per punto. Facile promuovere il sindaco, ad esempio, sulla differenziata, una novità sulla quale – fatto salvo il primo periodo di rodaggio – sono stati espressi pareri positivi.
Più difficile invece è difendere l’allargamento della Ztl, al centro di numerose polemiche, soprattutto per la chiusura delle piazze molto in anticipo rispetto ai lavori di riqualificazione. Il Pd registra <un globale apprezzamento per la scelta dell’amministrazione>.
E ancora: progetto dell’autosilo in viale Varese. Bene, dice il Pd, a patto che si eliminino i posteggi a raso.
Capitolo decisamente più delicato: paratie. Il Pd articola una lunga risposta nella quale ripercorre la vicenda fino alla bocciatura della terza perizia di variante da parte di Anac. Poi conclude così: <La situazione di partenza era particolarmente complicata ma il percorso avviato è quello giusto>.
I democratici promuovono anche la gestione della cultura e le mostre a Villa Olmo, che – scrivono – < hanno visto una nuova modalità di gestione, che valorizza il progetto culturale proposto dal Comune e allo stesso tempo evita buchi di bilancio, scaricando il rischio d’impresa su un partner privato>. Non si fa invece cenno ai risultati numerici delle grandi mostre, decisamente inferiori rispetto a quelli dell’era Gaddi.
Quindi, il giudizi finale: otto. <L’amministrazione Lucini ha lavorato con impegno e trasparenza, sia per risolvere molti problemi ereditati dalle amministrazioni precedenti che per portare avanti nuove idee e proposte, ottenendo diversi risultati>, scrivono i democratici. Che, in poche parole, si autopromuovono.