A Como lo scenario in via Napoleona da giorni sembra essere lo stesso. Al punto tamponi anche stamattina si sono formate lunghe code di macchina. È ancora alta infatti la richiesta dei test anti covid. Traffico in tilt. Punti tampone al collasso. Nonostante la Regione abbia attivato la task force, la situazione sul territorio comasco non sembra migliorare e per gli infermieri del drive through di via Napoleona è stato un altro giorno di lavoro senza sosta per far fronte alle tante richieste.
Sebbene il servizio dei tamponi offerto da Asst Lariana sia eseguito esclusivamente previa prenotazione (del medico di base o del pediatra), questo non ha evitato la fila di macchine che si è formata lo stesso. Per gestire la situazione, la polizia locale di Como spiega il comandante Vincenzo Aiello, (pur in periodo di ferie) è da giorni presente con una pattuglia. Forze predisposte per collaborare con Asst al fine di garantire il bene primario e cioè “fare tamponi”. Il Comandante non esclude comunque la possibilità di trovare una modalità diversa per coniugare un traffico gestibile e il lavoro della struttura sanitaria. E il dialogo con le autorità sanitarie è costante.
Oggi infatti, i tempi di attesa per ricevere il test si sono allungati (anche tre ore e mezzo in coda) e all’alba non sono mancati gli appostamenti di chi-magari esasperato- ha cercato di farne uno senza prenotazione. Asst sta concentrando le forze a garantire i tamponi per gli aspetti di sanità pubblica ma anche le richieste di quelli a pagamento sono in continuo aumento. Prenotazioni -talvolta- spinte da chi si scontra con i disservizi del sistema. Alcuni studenti (prima positivi) -per esempio- pur avendo ultimato le quarantene previste sono ancora in attesa dell’ultimo tampone.
Dalla politica, continuano ad arrivare forti critiche. Ieri il consigliere regionale dem Angelo Orsenigo, oggi quello penta stellato Raffaele Erba dichiara: “L’emergenza Covid sta mettendo in luce le crepe di un sistema che non può funzionare. Continuano ad arrivare segnalazioni sul fatto che da ATS i tracciamenti sono saltati e questo è dovuto alla carenza di personale”. “L’assurdità è che questo sistema” continua Erba “permette di eseguire test molecolari a pagamento nell’Ats Insubria togliendo spazio a chi non può permetterselo” Sul posizionamento del drive trough in via Napoleona parla di “errore molto grave: quello è uno snodo già congestionato e male si presta ad ospitare centinaia di veicoli al giorno”. Ats Insubria dal canto suo fa sapere che “è in attesa che vengano definite a livello regionale azioni di miglioramento”