Un incrocio difficile da interpretare. Una fila di posteggi che ostacola la viabilità. Una svolta pericolosa. Una guerra di precedenze. Situazioni con le quali ogni automobilista si trova a fare i conti. Piccoli e ordinari pasticci viabilistici che, sommati, rallentano la viabilità di una città.
Specie di una città come Como, il cui equilibrio viabilistico è fragile come un bicchiere di cristallo: basta un tamponamento in un orario di punta, in una zona strategica, per bloccare il traffico.
E proprio questi pasticci viabilistici saranno al centro della prossima puntata di Nessun Dorma, il talk show di Espansione TV in onda ogni venerdì alle 21.
In studio, quattro ospiti che rappresentano quattro prospettive e punti di vista differenti. L’avvocato Mario Lavatelli, presidente dell’Associazione Comasca Utenti della Strada. Stefano Vicari, rappresentante dei commercianti di via Milano alta. E ancora: Lorenzo Peroni, presidente dei tassisti di Confartigianato Como e Franco Bettoni, presidente della Federciclismo di Como, che rappresenterà le esigenze – spesso dimenticate – dei ciclisti.
Dall’incrocio caotico di via per Cernobbio-via Borgovico, alla guerra di precedenze allo svincolo tra via Roosevelt e via Gramsci. E ancora, l’inversione proibita in piazza San Rocco, le telecamere in via Milano Alta. L’uscita pericolosa da via Morazzone a viale Giulio Cesare, il pasticcio di via Rubini.
Sono solamente alcuni dei punti critici che domani sera verranno analizzati. E di certo verranno proposte anche alcune soluzioni, poiché si tratta di problemi comuni, che per essere risolti non richiedono investimenti milionari.
Per assistere in diretta alla puntata dagli studi di Como di Espansione TV, è possibile prenotare gratuitamente un posto chiamando lo 031330061 o inviando una mail a nessundorma@espansionetv.it.
In una puntata precedente di nessun dorma, qualcuno aveva chiesto perché non si pensava a sistemare l’incrocio di villa olmo; risposta da parte del Comune: non è una priorità! Quindi è meglio e più urgente sistemare le piazze, la sicurezza dei cittadini passa in secondo piano.