“C’è una grave carenza di organico e a causa dell’elevato numero di persone in quarantena si rischia la paralisi”. E’ lo sfogo di Graziano Monetti, direttore di Confcommercio Como: “Non abbiamo ancora dati alla mano –spiega-, ma da giorni riceviamo telefonate allarmanti da parte di associati alle prese con la carenza sempre più forte di dipendenti”.
Una carenza cronica di addetti oggi aggravata dal periodo di isolamento
“In provincia –sottolinea Monetti- già in condizioni normali è difficile reperire il personale, una carenza cronica. Molte persone scelgono di lavorare nella vicina Svizzera, altre preferiscono vivere con il reddito di cittadinanza. Una difficoltà trasversale: non riguarda infatti un solo settore ma colpisce tutte le categorie”. Il risultato di questa condizione ora è che ad essere in bilico è l’intero sistema economico.
Rivedere le regole del provvedimento
“L’organico già ridotto, più la quarantena –continua il direttore-, rischiano di causare il lockdown delle aziende e delle imprese che si trovano senza addetti. Una grave situazione di rischio reale se non si rivedono le regole della quarantena” sottolinea il direttore che spiega: “Queste regole avevano un loro significato e un loro perché, quando sono state pensate in epoca pre vaccino, ora lo scenario è molto diverso: si tratta di persone sane, vaccinate, costrette a stare a casa solo perché sono state in contatto con un positivo”.
Per sani e vaccinati meglio un tampone
Per Monetti dunque tempi e modi legati al periodo di isolamento vanno ripensati così come il sistema di tracciamento, soprattutto nel momento in cui si tratta di persone completamente vaccinate. “In questo caso, ad esempio – conclude il direttore di Confcommercio Como- la quarantena potrebbe venire sostituita da un tampone”.