Matricole in calo all’Università dell’Insubria: una flessione del 12,5% rispetto allo scorso anno accademico. Ma per l’ateneo varesino e comasco si tratta di una riduzione annunciata. <Abbiamo introdotto il numero chiuso in due corsi di laurea, Scienze biologiche e Scienze della mediazione interlinguistica e interculturale>, spiega il rettore dell’Insubria, Alberto Coen Porisini.
Oggi il “Sole 24 Ore” ha pubblicato la mappa delle immatricolazioni negli atenei italiani, sulla base dei dati forniti dal ministero dell’Istruzione. Nell’anno accademico in corso, l’Insubria ha registrato 1.981 matricole, suddivise nei vari corsi di laurea. Rispetto al precedente anno accademico, il 2014/15, gli iscritti ai primi anni di corso sono diminuiti del 12,5%. Se si prende come riferimento il 2011/12, l’ateneo insubre è però cresciuto del 16%.
<La nostra università si mantiene in crescita – dice infatti il rettore – Nello scorso anno accademico le matricole sono aumentate del 30% rispetto agli anni precedenti: abbiamo avuto circa 600 nuovi iscritti in più. L’incremento ha riguardato in particolare i due corsi di laurea triennale in Mediazione interlinguistica e Scienze biologiche, che hanno registrato numeri eccessivamente alti rispetto alla nostra capacità di offrire servizi adeguati per poter garantire la giusta formazione agli studenti. Così abbiamo deciso di introdurre il numero chiuso>.
I posti disponibili per gli aspiranti studenti di Mediazione interlinguistica sono così scesi a 230, mentre quelli per Scienze biologiche sono stati limitati a 175, con inevitabili ripercussioni sul numero complessivo di matricole iscritte all’anno accademico in corso. <Il calo del dato complessivo era atteso e non ci preoccupa – afferma ancora il professor Coen Porisini – Il numero chiuso ci permette di gestire nel migliore dei modi gli studenti, su un livello adeguato alle strutture del nostro ateneo>.