Dai consigli comunali, agli uffici degli avvocati. Dai giornali, dalle piazze, ai tribunali. Lo scontro tra la Lega Nord e Claudio Bizzozero si sposta sul piano legale: o meglio, il Carroccio è deciso a trascinare davanti al giudice il sindaco di Cantù. Prima la querela presentata contro Bizzozero direttamente dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini per alcune frasi scritte su Facebook. Poi, una seconda querela, che il capogruppo consigliare leghista di Cantù – Alessandro Brianza – promette di presentare a causa di una parola volata consiglio comunale.
Che tra Bizzozero e la Lega non corresse buon sangue, era cosa nota. Lo scontro, però, si è inasprito da quando il sindaco canturino ha fondato il movimento “Fronte di Liberazione Fiscale”, accusando più volte la Lega di aver tradito o disatteso le promesse e le battaglie politiche degli ultimi vent’anni. Critiche che Bizzozero ha spesso affidato ai social, e che ora gli sono costate una querela da parte di Salvini. La seconda querela minacciata, invece, riguarda un episodio accaduto giovedì in consiglio: nel corso di un dibattito politico tra Bizzozero e Brianza è volato il termine “ignorante”. <Con questa parola intendevo sottolineare come il consigliere ignorasse alcuni elementi della discussione>, dice Bizzozero. <È un insulto, ripetuto con termini e toni offensivi, non asettici>, replica Brianza. Al di là dell’episodio, sul quale deciderà un giudice, è iniziato ormai uno scontro a viso aperto. <La Lega – attacca Bizzozero – ha finito gli argomenti. Ai leghisti non resta che querelarmi. Facciano pure: ho le spalle grosse. Anzi, se l’iniziativa legale di Salvini venisse accolta, andrei volentieri in udienza per dire ciò che penso della Lega>. <È arrivato il momento di tutelarci – replica Brianza – non accetteremo più insulti e offese. È evidente che Bizzozero cerca di screditarci con ogni mezzo per attirare a sé i nostri elettori, ma non lo permetteremo>.