Domani è prevista neve. L’abbiamo detto, scritto, postato e ripetuto. Chi dice otto, chi dice venti centimetri. Quanta, ancora, non si sa, ma si sa con certezza – ormai le previsioni sono piuttosto chirurgiche – che la neve arriverà. Sarà la prima imbiancata stagionale per la città di Como, che cadrà in un giorno di festa.
La neve tanto è affascinante per chi può permettersi di rimanere a casa al caldo o in giardino a giocare con i figli, tanto è un problema per chi deve comunque muoversi, per lavoro o per necessità.
Noi siamo sempre stati e siamo i primi a puntare il dito contro i comuni e la provincia, se qualcosa non funziona. Se le strade non vengono spalate a dovere o se il trasporto pubblico va in tilt. E lo faremo anche questa volta, se sarà il caso. Ciò detto, i cittadini non possono aspettarsi che il Comune spazzi ogni fiocco di neve prima ancora che cada.
Quindi, cari automobilisti: gomme da neve o catene. Oppure auto in garage o mezzi pubblici. Non è pensabile ormai avventurarsi sulle strade innevate senza le dotazioni obbligatorie e necessarie. L’obbligo esiste da più di dieci anni. E non viviamo nella calda e mite Sicilia, ma in una provincia prealpina dove la neve non è certo un fatto raro. Se una persona non si attrezza, è nel miglior caso sprovveduta, nel peggiore menefreghista. Perché la sua leggerezza può rallentare o, peggio, mettere in pericolo il prossimo.