In una sola settimana, nei giorni dell’alluvione che tra la fine di luglio e l’inizio di agosto ha messo in ginocchio soprattutto i paesi del lago, gli interventi dei vigili del fuoco sono stati più di 450. Un dispiegamento di forze enorme, in un anno che ha visto i pompieri in servizio a Como e sul territorio provinciale impegnati in un totale di 4.740 interventi di emergenza.
Il bilancio delle attività è stato tracciato alla vigilia della festività di santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco. Nell’ultimo anno, i pompieri comaschi sono intervenuti 922 volte per incendi e scoppi e 954 per la ricerca di dispersi, il soccorso di persone infortunate e incidenti sul lavoro. A questo si aggiungono oltre 400 chiamate per incidenti stradali e quasi 500 per altre emergenze con condizioni di rischio sulle strade che richiedevano la messa in sicurezza.
I mesi di luglio e agosto sono stati i più critici per le emergenze legate al maltempo e a un dissesto idrogeologico che ha interessato un’ampia zona del territorio provinciale.
Tra le attività dei vigili del fuoco anche quelle di polizia giudiziaria, con l’accertamento di 28 violazioni di materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
In provincia di Como, il corpo può contare su 149 vigili del fuoco in servizio permanente e 204 volontari impegnati nella sede del comando provinciale di via Valleggio e nei distaccamenti di Cantù e Menaggio, ai quali si aggiungono le sedi in capo ai volontari.
Il comandante provinciale Claudio Giacalone, che festeggia la sua prima santa Barbara a Como alla guida del corpo, rivolge un messaggio a tutti i vigili del fuoco.