Rimane la specie più abbondante, ma il calo è netto, per questo il lavarello “re del Lario” resta osservato speciale. Cresce l’agone e cresce anche il persico, gli esemplari di siluro restano stabili. Ma il pescato complessivo, nel 2015, è il più basso dell’ultimo decennio e supera di poco le 159 tonnellate, erano 194 nel 2014.
La popolazione ittica del Lago di Como emerge proprio dai dati sull’andamento del pescato professionale, numeri che permettono di fornire indicazioni anche sullo stato di salute delle acque.
Il coregone (meglio noto come lavarello) dopo una diminuzione già evidenziata l’anno scorso appare ora quasi dimezzato (58 tonnellate a fronte delle 105 di dodici mesi prima), aumentano le catture di agone (+11%) e persico (+32%). Segno più anche per il lucioperca (quasi raddoppiato), mentre, dopo un periodo di crescita vertiginosa, è in discesa il salmerino. Segno meno per cavedano e anguilla. Stabili trota e luccio.
Pari a zero le alborelle perchè la specie è protetta con il divieto assoluto di pesca.