HIV e AIDS: nuove diagnosi in calo ma in tempi di Covid si riscontra una diminuzione di screening e accessi ai servizi sanitari.
L’ATS Insubria ha raccolto i dati negli ambulatori MTS – Malattie a Trasmissione Sessuale e ai reparti ospedalieri di Malattie Infettive, sui territori di competenza quindi in provincia di Como e di Varese. I numeri relativi all’anno in corso sono parziali, ma consentono di raffrontare l’andamento dell’infezione nell’ultimo biennio di pandemia rispetto agli anni precedenti e sono stati diffusi oggi nella Giornata mondiale contro l’AIDS.
Nel Comasco si parla di 6 nuove infezioni da Hiv e 6 casi di Aids nel 2021, nel 2020 erano stati rispettivamente 9 e 3. Negli anni pre Covid i numeri erano più alti (nel 2019 erano stati 35+10).
“Le nuove diagnosi di HIV appaiono in diminuzione verosimilmente anche per effetto di un minore accesso ai servizi sanitari e allo screening nel periodo pandemico – spiega l’Agenzia di Tutela della Salute – Si registra comunque un’incidenza più accentuata dell’infezione nelle fasce più giovani della popolazione (20-44 anni) – che conoscono meno le insidie dell’HIV. Screening e diagnosi precoci sono sicuramente due preziosi alleati, ma sono indispensabili anche attività di prevenzione e sensibilizzazione, sul tema, della popolazione, con particolare riguardo ai giovani” spiegano dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria aggiungendo che “per evitare la trasmissione dell’infezione è necessario sensibilizzare ad avere rapporti sessuali sicuri e protetti; sottoporsi a iniezioni, tatuaggi, piercing e pratiche simili solo con la certezza che vengano utilizzati aghi monouso”.