Si riapre la partita del secondo lotto della tangenziale di Como. La Regione promuove il completamento dell’opera ma chiede i soldi allo Stato.
La Lombardia ha, infatti, formalmente chiesto al Ministero delle infrastrutture di inserire nel contratto di programma di Anas 2021-2025 la variante alla Como- Lecco, di fatto viene proposta un’alternativa che permetta di completare l’infrastruttura che collegherà il primo lotto attualmente monco alla zona di Albese-Albavilla. L’inserimento nel piano di investimento della Società Statale è necessario – si legge nella nota regionale – affinché lo Stato centrale reperisca i finanziamenti per la sua realizzazione.
Per ricapitolare lo scorso 3 settembre da Autostrada Pedemontana che avrebbe dovuto completare l’infrastruttura avevano fatto sapere che il secondo lotto non era all’ordine del giorno, poi si sono riaccese le speranze dopo l’incontro tra il presidente Fontana e il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Ora la nuova svolta che punta anche a intercettare le risorse del Pnrr. Il tracciato sarà poi rivalutato con la stessa Anas.
Fontana e Terzi: “Opera prioritaria”
“L’opera – spiega il governatore Attilio Fontana – deve essere realizzata con il solo apporto di risorse pubbliche, non potendo avere alcun tipo di finanziamento privato. Serve dunque un forte investimento dello Stato centrale. Il Ministero ha chiesto alle Regioni quali opere, tra quelle non finanziate, reputano prioritarie: per Como chiediamo il completamento della Tangenziale”.
“E’ opportuno che Anas realizzi la variante alla Como-Lecco – spiega l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi – essendo questa un’arteria necessaria per il collegamento con la propria rete (la Statale 342 Briantea). A tal fine occorre che Anas inserisca tale investimento nel proprio contratto di programma, potendo reperire a livello statale le risorse necessarie per dare attuazione all’opera, avviando da subito lo sviluppo dei progetti esistenti”.
Le reazioni in consiglio regionale
“Finalmente per Como inizia un percorso che attendeva una soluzione da anni – spiegano i comaschi Alessandro Fermi e Fabrizio Turba rispettivamente presidente del consiglio regionale e sottosegretario – ora tutti gli attori sono chiamati a lavorare insieme. Siamo convinti che, grazie al pressing di Regione Lombardia, riusciremo a portare a termine la naturale prosecuzione della Tangenziale di Como”.
Di parere diverso il consigliere comasco del Pd, Angelo Orsenigo che solleva una serie di interrogativi a partire dal tracciato. “La decisione di Regione Lombardia é di fatto l’ammissione di un fallimento in piena regola che ha fatto perdere 15 anni di tempo alla provincia di Como – dice – Era il 2006 quando si iniziò a parlare di un secondo lotto da realizzare con fondi regionali. Ora si getta la spugna e si passa la palla al governo centrale. Ma a cosa andiamo incontro esattamente? Si riparte da zero? Quale sarà il tracciato di questa nuova opera? C’è stata condivisione con i sindaci? Serve chiarezza” dichiara infine Orsenigo.
Torna a chiedere di ragionare su infrastrutture meno impattanti il Movimento 5 Stelle. “Possiamo e dobbiamo lavorare per soluzione di mobilità più sostenibili e che siano in grado di intercettare i fondi messi a disposizione dal PNRR” chiude il consigliere lariano pentastellato, Raffaele Erba.