<Vogliamo giocare d’anticipo e preparare il terreno per far tornare il centrodestra al governo della città di Como. Landriscina è un nome importante e una persona di alto profilo>.
E’ il pensiero condiviso dal deputato leghista Nicola Molteni e dal sottosegretario regionale Alessandro Fermi di Forza Italia, all’indomani della pubblicazione del nome di Mario Landriscina come candidato sindaco per le amministrative di Como del 2017. Sia Fermi sia Molteni, evidentemente, avrebbero preferito che il nome di Landriscina rimanesse riservato ancora per un po’. Da mesi stanno lavorando per le amministrative di Como. <Vogliamo riprenderci la città – dice Molteni – i risultati di Lucini sono disastrosi, specie se paragonati al consenso enorme del 2012 e alle aspettative. Siamo consapevoli quindi di poter tornare a governare Como, ma dobbiamo lavorare per tempo, con anticipo. Landriscina è un professionista stimato e rispettato. Ma non è l’unico nome sul tavolo. Prima ancora dei nomi, a noi interessa un progetto politico che possa incontrare il rinnovato interesse per il centrodestra. E la Lega Nord merita, anche nel capoluogo comasco, un ruolo primario>.
Di <cambiamento> parla pure il sottosegretario regionale Alessandro Fermi, esponente di Forza Italia. Sarebbe stato lui il primo ad aver pensato al nome di Landriscina. <Siamo ancora nell’ambito delle indiscrezioni – dice – Landriscina dovrà fare una serie di valutazioni, stiamo sondando le disponibilità di possibili candidati. Non vogliamo perdere tempo. Como oggi è una città ferma, merita un cambio di marcia. È necessario ragionare su persone che possano rappresentare il centrodestra senza per forza avere tessere di partito. Attorno a Landriscina ho riscontrato, anche oggi, una grande stima da parte della società comasca. Indipendentemente dal fatto che sia o non sia il candidato>.
Nel centrodestra però c’è una voce di dissenso. E’ quella di Fratelli d’Italia, che stamattina ha diffuso un comunicato stampa. <Fratelli d’Italia precisa di non aver mai partecipato a incontri politici sulla ricerca del futuro candidato a sindaco di coalizione – scrivono i responsabili provinciali e cittadini del partito – Ci spiace che il nome di un medico stimato sia offerto in pasto alla stampa locale solo per soddisfarne la curiosità. Ci domandiamo quale senso abbia un’operazione cosi maldestra, se non quello di bruciare una ipotetica candidatura>.
Oltre a suscitare il disappunto di Fratelli d’Italia, l’anticipazione del possibile candidato del centrodestra ha sortito un altro effetto: il Partito Democratico cerca di accelerare i tempi sulla ricandidatura di Mario Lucini. <Sciogliere la riserva spetta al sindaco – commenta Angelo Orsenigo, segretario provinciale del Pd – lui decide quando farlo. Certo non due mesi prima delle elezioni. Sicuramente entro l’estate dobbiamo sapere se Mario Lucini intenderà ricandidarsi>.