Ingresso vietato ai maggiorenni, green pass e mascherina non richiesti, alcol. I carabinieri hanno controllato nella notte tra sabato e domenica un locale di Mariano Comense in cui hanno trovato 250 minorenni che ballavano – e consumavano bevande alcoliche nell’assoluta mancanza di rispetto delle regole, non solo quelle anti contagio. I gestori sono stati sanzionati ed è stata disposta la chiusura temporanea.
I anti contagio ma anche del consumo di bevande alcoliche per i minorenni.
I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Como e del Nas di Milano sono intervenuti al “Puro”, sulla strada provinciale Novedratese, dopo la segnalazione dei militari dell’Arma della tenenza di Mariano Comense, che hanno collaborato all’operazione.
Gli ispettori del lavoro si sono inizialmente presentati come clienti per entrare nel locale, ma si sono sentiti dire che l’ingresso era riservato ai soli minorenni. Si sono dunque qualificati e sono iniziati i controlli. Nel locale, i carabinieri hanno riscontrato la presenza di 250 giovanissimi.
“All’ingresso – secondo quanto riferito dai carabinieri – non veniva richiesto il green pass, i partecipanti alla serata non indossavano la mascherina e non venivano rispettate le misure di distanziamento. I gestori, a loro volta senza la certificazione verde, lavoravano senza mascherina e utilizzavano manodopera in nero e senza garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza del lavoro”. E’ stata disposta la chiusura temporanea del locale ed è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, previsto dal nuovo decreto legge 146 del 20 ottobre.
“Gli ispettori e ai carabinieri del lavoro hanno messo a segno l’operazione con perfetta tecnica ispettiva – dichiara il direttore dell’ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano – L’intervento compiuto questa notte dimostra che non possono farsi ispezioni parziali: gli ispettori del lavoro entrano in azione con l’obiettivo di “radiografare” interamente un sito. Non lo fanno solo per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza e sull’impiego di manodopera, ma compiono una verifica a trecentosessanta gradi. Pertanto, un’ispezione unica è stata disposta per far emergere il lavoro sommerso e illegale, la mancata applicazione delle norme sulla sicurezza e compiere verifiche sul mancato rispetto delle regole anti-Covid e sul green pass”.
“Di fronte a una presenza tanto massiccia di ragazzi che non indossavano la mascherina così come i gestori e non mantenevano il necessario distanziamento, i dipendenti dell’Ispettorato non si sono voltati dall’altra parte, e non lo hanno fatto nemmeno di fronte alla somministrazione di alcoolici che, com’è noto, è vietata nei confronti dei minorenni – aggiunge Giordano – Peraltro, in esito alle verifiche è stato correttamente adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, che rappresenta una novità introdotta dal nuovo decreto legge. I controlli proseguiranno in tutto il Paese e, come è accaduto a Mariano Comense, riguarderanno ogni tipo di irregolarità, a tutela della salute, della sicurezza e della legalità. Legalità non deve essere solo una parola oggetto di qualche lezione ma senso civico e di responsabilità di genitori, esercenti, educatori”.