Oggi, per la seconda mattina consecutiva, il traffico tra Cantù e Como era completamente bloccato. Mezz’ora per coprire i due chilometri di Albate: una media di quattro chilometri all’ora. Nemmeno a piedi si va così piano.
Il motivo: lavori di asfaltatura lungo via Canturina. Lavori notturni, ma che di giorno lasciano pesanti strascichi. L’asfalto fresato e i chiusini sporgenti costringono le auto a procedere a rilento. E così, una strada già normalmente trafficata si paralizza.
Ritardi, ore di lavoro perse, appuntamenti saltati, inquinamento. Queste sono le conseguenze. Non del cantiere, ma della totale mancanza di programmazione.
Dato che un’amministrazione di un capoluogo di provincia non ragiona (si spera) dall’oggi per domani, mi permetto di dire che forse, l’asfaltatura di uno dei tratti più trafficati della provincia di Como, andava programmata d’estate, con le scuole chiuse e i dipendenti in ferie. Non a novembre. Quando, tra l’altro, è altamente probabile che la pioggia (guarda un po’, siamo in autunno) rallenti i lavori.
Infine, un suggerimento. Non viviamo in Corea del Nord, ma in una realtà un filino più democratica. Per un amministratore pubblico – mi riferisco all’introvabile assessore Gervasoni – relazionarsi con la stampa non è una scelta, ma un dovere. Anche per questioni scomode. Ecco, l’umile suggerimento: chi fosse proprio insofferente alla stampa, sarebbe bene scegliesse magari altre professioni.