Ingressi contingentati, percorsi alternativi, bancarelle in numero ridotto e ancora esibizione del green pass per accedere a manifestazioni ed eventi. Sono soltanto alcune delle ipotesi a cui sta lavorando il ministero dell’Interno in vista del Natale e degli eventi ad esso legati. Sulla scia dei provvedimenti che a breve verranno assunti dall’esecutivo centrale sono diversi i comuni – di grandi e piccole città – che si stanno organizzando con interventi mirati su piazze storiche, luoghi della movida e dello shopping natalizio: controlli e sbarramenti per limitare gli assembramenti e ancora nelle città come Trento e Bolzano in cui la tradizione dei mercatini di Natale è molto sentita è stato introdotto il green pass con l’utilizzo di un braccialetto per contenere e monitorare l’afflusso di persone.
A Como invece – dove gli eventi di Natale da sempre richiamano grandi flussi di turisti e cittadini – ancora non c’è traccia di un piano per la sicurezza legato alla kermesse natalizia. Prefettura e Comune premono sugli organizzatori dell’evento per poter vedere il prima possibile il documento e poter apporre i correttivi necessari.
Intanto dal presidente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia Tpl di Como, Lecco e Varese, l’ingegnere Angelo Colzani arriva la proposta: “Si potrebbero creare diverse fasce di orario per scaglionare l’arrivo delle persone – dice Colzani – Sicuramente vedremo cosa hanno fatto le altre città per essere in linea con i dispositivi di sicurezza da mettere in campo. Confido nella rapidità di tutti gli attori coinvolti nell’adeguarsi a eventuali nuove misure – e conclude – Noi in primis dobbiamo mettere in pratica le buone regole per evitare che la situazione dei contagi peggiori”.
Infine nel limbo tra seconda e terza dose e con la quarta ondata che comincia a farsi sentire sull’incidenza dei contagi e sull’ospedalizzazione, in città a Como mentre va avanti l’allestimento per la kermesse natalizia – che partirà il prossimo 27 novembre – ma un piano di sicurezza ancora manca.