Nel 2012 è stato eletto sindaco di Cantù con una lista civica che lui stesso, dieci anni prima, aveva fondato.
Entrato nell’ufficio del Comune, ha iniziato a scagliarsi contro tutti: destra e sinistra. Al punto da firmarsi “sindaco libero del Comune departitizzato di Cantù”. Claudio Bizzozero, il vulcanico primo cittadino brianzolo, ora lancia un vero e proprio partito e punta a governare la Lombardia. Il simbolo sarà rivelato sabato prossimo alle 11 in piazza Volontari della Libertà. Il nome è già stato anticipato: Fronte di Liberazione Fiscale. L’obiettivo elettroale, pure: le regionali del 2018.
<Sì, è un partito – ammette Bizzozero – l’abbiamo fondato il primo gennaio 2016. Io non ce l’ho con i partiti, ma con la partitocrazia. I partiti sani sono uno strumento di democrazia. I partiti attuali servono solamente per gestire le rispettive clientele, a destra e a sinistra>.
Il Fronte di Liberazione Fiscale punta, spiega Bizzozero, all’indipendenza fiscale della Lombardia. E si ispira al pensiero politico di Miglio, primo ideologo della Lega. <Delle bandiere non mi importa nulla, contano i soldi, i quattrini. La Lombardia subisce da anni una rapina fiscale>. Parole che sembrano vicine alle battaglie leghiste. <No – precisa il sindaco di Cantù – la Lega Nord ormai è parte del sistema. Noi invece vogliamo andare con allo scontro con lo Stato. E’ l’unica soluzione. E il terreno di scontro può essere solamente quello regionale>.
L’obiettivo di Bizzozero e del suo neonato partito, quindi, è governare la Lombardia. <Mi rendo conto che detta così potrebbe essere l’ambizione di un folle – conclude il sindaco di Cantù. Ma quando fondai la lista civica “Lavori in corso” nessuno credeva nel nostro progetto. Dopo il primo tentativo però i detrattori non ridevano più. Poi abbiamo vinto le elezioni>. Il tentativo di scalata del Pirellone inizia ora. A due anni e mezzo dalle elezioni.