A Como potrebbero essere arrivati – secondo una prima stima – almeno 800 esuli istriani e dalmati.
Il dato è emerso stamattina, nella sede della Cisl dei Laghi, durante la presentazione delle iniziative per la Giornata del Ricordo, istituita nel 2004 e fissata il 10 febbraio, voluta per conservare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra. La professoressa Marinella Fasani sta realizzando un’accurata ricerca sul numero e l’identità di quanti in arrivo da Pola, dall’Istria e dalla Dalmazia si sono fermati a Como e in provincia. «Il mio lavoro è partito da un documento datato febbraio 1947. E’ stato il punto di partenza per un approfondimento sui flussi migratori verso Como. E, benché sia ancora in piena ricerca, ho individuato circa 800 esuli arrivati sulle sponde lago e in alcuni centri come Cermenate, Lomazzo e Cantù. Ovviamente – ha aggiunto la docente – andrò avanti con le ricerche e anzi invito i Comuni a fornirmi materiale».
La Cisl Scuola dei Laghi, l’Associazione Giuliano Dalmati di Como, l’istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” e il Progetto San Francesco hanno riunito le forze per dare risalto alla storia dell’esilio al quale sono state costrette le popolazioni di lingua italiana dell’Istria e della Dalmazia a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Tra i vari appuntamenti, spiccano due conferenze: “Il disegno dei confini in una terra difficile: dal trattato di Campoformio al trattato di Osimo”, in biblioteca a Como il 5 febbraio alle 16.30 e in replica alle 21 nella biblioteca di Lurago d’Erba, e un approfondimento sull’accoglienza nel Comasco dei profughi giuliano dalmati curato dall’istituto Perretta, il 6 febbraio alle 8.30 all’auditorium Don Guanella di Como. Tutti gli incontri verranno introdotti dallo storico Roberto Spazzali.