Il glicine di piazza Volta è salvo, almeno in parte. Approvato oggi dalla giunta un indirizzo operativo – dopo le consultazioni con progettista e direttore dei lavori – per mantenere una porzione del glicine posizionato vicino al monumento di Alessandro Volta, nonostante i lavori di riqualificazione della piazza, iniziati in questi giorni, non ne prevedessero la presenza. Secondo la nuova proposta, resteranno due delle tre piante esistenti ma solo accanto al monumento, come detto, mentre il pergolato ricoperto dal glicine situato verso via Rubini sparirà, come da programmi, con tanto di operazioni iniziate questa mattina. “Da tempo avevamo chiesto un approfondimento” spiegano gli assessori competenti Lorenzo Spallino e Daniela Gerosa. “Il progetto che ha vinto il concorso – dicono ancora dal Comune – prevedeva di riunire l’area di piazza Volta già riqualificata con quella ora adibita a parcheggio. Il pergolato verso via Grassi-via Rubini era stato posizionato per schermare il parcheggio e ora con l’estensione della piazza viene meno la sua funzione e anzi diventa una barriera per la continuità pedonale e architettonica. Diverso il caso del pergolato vicino al monumento a Volta il cui mantenimento può continuare a valorizzare il monumento stesso e ad ombreggiare le sedute”. Per quanto riguarda i 4 tassi posizionati dietro al monumento, l’esecutivo ha dato mandato agli uffici di valutare l’opportunità di effettuare il loro trapianto. La scomparsa del glicine dalla nuova piazza Volta, nelle ultime ore, aveva generato critiche e polemiche. A ridosso del cantiere erano addirittura comparsi due cartelli identici a dir poco curiosi con questa scritta: “Carissimi passanti di piazza Volta son il Glicine che per poco ancora vi accompagna su questa piazza vi ho catturati per anni ad ogni primavera con i miei magnifici fiori e il mio delicato profumo. Hanno deciso che non sono più ‘adatto’ ci sarà altro”. E poi in chiusura un nota chiaramente polemica: “Ogni volta che passerete per le vie di Como e troverete le mille buche pensate a me, ogni volta che farete visita al lungolago e alle paratie pensate a me”.