Nell’ambito dell’indagine coordinata dal pm Pasquale Addesso sul cantiere delle paratie antiesondazione di Como, secondo quanto riporta l’Ansa, risultano indagati il sindaco di Como, Mario Lucini, e l’ex sindaco, Stefano Bruni, sotto il quale partì il cantiere. I reati ipotizzati sono violazione alla normativa edilizia e paesaggistica nonché la turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Nel registro degli indagati sarebbero iscritti anche quattro dirigenti comunali che lavorano al progetto delle paratie. Stamattina all’alba la guardia di finanzia di Como ha eseguito una serie di perquisizioni e acquisizioni di documenti.
La vicenda giudiziaria apre ovviamente anche un fronte politico. Sabato la Lega Nord di Como chiedeva a Lucini di dimettersi. Oggi, in difesa del sindaco interviene Paco-Sel con un comunicato. <Mario Lucini, in quanto legale rappresentante del Comune, si trova, paradossalmente, a dover rispondere di decisioni prese da altri. Siamo fiduciosi che la Procura di Como in tempi rapidi individui le responsabilità di chi con improvvide scelte, utilizzando fondi stanziati per l’alluvione in Valtellina, ha creato gravi danni paesaggistici ed economici alla città>.