Elezioni a Como 2022, candidati cercansi disperatamente. La politica si affanna in vista dell’importante appuntamento con le urne, alla ricerca di un volto spendibile. Volto che per ora non esiste né nel centrodestra né nel centrosinistra.
Tra le poche certezze emerse fino a oggi l’unica è che il nome del candidato sarà svelato entro novembre.
La ruota del toto sindaco continua a girare e su Como ancora non si è fermata.
Ieri il vertice tra Bruno Magatti, presidente di Civitas e Federico Broggi, segretario provinciale del Partito Democratico. Un’ora e mezza di dialogo serrato per stringere la rosa di nomi e proporre una personalità che capace di unire l’anima civica a quella politica. Un profilo – che viene dal mondo politico – e che fonde perfettamente le due sfere esiste ma c’è massima segretezza sul nome anche perché sono in corso i dialoghi per sondare la disponibilità dell’interessato. Intanto a rifiutare la candidatura a sindaco di Como per il centrosinistra è stato – nei giorni scorsi – Vittorio Nessi, consigliere comunale di Svolta Civica ed ex magistrato. Infine come possibili profili figurano anche altri due nomi: quello di Adria Bartolich, sindacalista di lungo corso, molto vicina al mondo della scuola e deputata negli anni ’90 e Ado Franchini, architetto e docente universitario, arruolato nelle fila di Civitas lo scorso febbraio.
Il nome che verrà proposto rappresenterà Pd, Civista, Movimento 5Stelle e le altre forze di sinistra.
Vanno avanti invece le prove di disgelo nella compagine politica che compone il centrodestra. “Uniti per vincere” il motto di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia che nonostante gli strappi e le tensioni degli ultimi anni ritentano nell’alleanza. Proprio per questo motivo – presentarsi uniti – l’ipotesi di un possibile Landriscina bis diventa sempre meno concreta. Più volte gli alleati di giunta hanno ribadito la loro contrarietà a un nuovo mandato del primo cittadino di Como. Sul fronte Lega soltanto l’assessore regionale Alessandra Locatelli continua a spingere per l’attuale sindaco nonostante il resto del partito continui a storcere il naso. Dal canto suo Landriscina non vuole ancora sciogliere la riserva su un possibile doppio mandato.
Ciò che invece, dopo una prima timida fase esplorativa, sembra invece ora iniziare a prendere forma è la figura di Stefano Molinari, attuale coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, come possibile nome su cui scommettere. Al momento si tratta dell’ipotesi più concreta perché il centrodestra non sembra riuscire a trovare personalità che possano candidarsi per il ruolo di primo cittadino di Como.
Infine l’unica certezza: la ricandidatura a sindaco di Alessandro Rapinese, capogruppo in consiglio comunale a Como della Lista civica Rapinese Sindaco che tenta – nuovamente – la corsa a Palazzo Cernezzi.
Intanto il tempo stringe e se davvero i dialoghi nei due schieramenti verranno intensificati a fine novembre si conosceranno i candidati sindaco delle prossime elezioni 2022.