Torna la carta sconto benzina, ma è polemica sull’importo. Appena due centesimi al litro e solo per la fascia A, ovvero per i residenti entro i 10 km dal confine con la Svizzera.
Va all’attacco il consigliere regionale del Partito Democratico, il comasco Angelo Orsenigo.
La domanda provocatoria di Orsenigo
“Lo sconto regionale di appena due centesimi al litro e solo in fascia A potrà fare davvero poco se l’esborso medio è di 70 euro per un pieno. A questo punto perché non si dovrebbe andare in Svizzera?” chiede in modo provocatorio l’esponente dem.
Vale la pena ricordare che su un pieno medio di 40 litri lo sconto sarà di 80 centesimi di euro.
“E’ fondamentale che si faccia chiarezza su alcune circostanze che danneggiano profondamente i cittadini comaschi – aggiunge – Chiederò l’audizione dell’assessore al Bilancio Carlo Caparini, i rappresentanti di Aria e della presidente provinciale della Figisc, Daniela Maroni, oltre alle associazioni dei consumatori in Commissione Bilancio”. Serve tutta la trasparenza del caso perchè solo così si tutelano i cittadini sotto pressione e gli esercenti delle pompe di benzina soggetti alla concorrenza svizzera” ha dichiarato, infine, il consigliere regionale che chiude con un’altra riflessione sul nuovo strumento per usufruire dello sconto, la app. “Rischia di tagliare fuori i cittadini più anziani e meno “tecnologici” dalle agevolazioni”.
Insomma più si avvicina la data di ripartenza dei prezzi agevolati – dovrebbe essere questione di giorni – più vengono a galla criticità e polemiche. A partire proprio dalle procedure complesse per poter poi avere diritto a due centesimi di sconto al litro, ovvero – per dirla in un altro modo – a due euro risparmiati su 100 litri di benzina verde.
Un mix, quello tra procedure da dover seguire e risparmio risicato, che crea polemiche e dibattito.
La differenza tra Italia e Svizzera
Come noto i risultati dell’ultimo monitoraggio effettuato dall’ambasciata italiana a Berna sui costi dei carburanti in Lombardia e in Ticino, ha evidenziato come esista – attualmente – una differenza di sette centesimi, ovvero due in più rispetto al limite di 5, stabilito per far scattare lo sconto. E qui dunque la prima nota stonata: si tratta di una differenza talmente risicata che porterà a reintrodurre lo sconto solo nei comuni più vicini al confine.
Erba: “2 centesimi di sconto rischiano di non produrre gli effetti desiderati”
“Il caro benzina che ci sta toccando a livello globale e ancor più a livello territoriale apre a molte considerazioni – commenta il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaele Erba – In primis, la necessità di agire affinché la carta sconto torni ad essere strumento efficace, con una scontistica più marcata per permettere una maggior incisività della misura. Oggi – conclude – solo 2 centesimi di sconto per le sole zona di fascia A rischiano di non produrre gli effetti desiderati”.
Le risposte della Regione
Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale della Lombardia risponde alle polemiche: “Lo sconto si basa su un meccanismo matematico e quindi c’è poco margine – spiega – voglio ricordare però che oltre all’app c’è anche l’sms mi rendo contro che all’inizio potrà comportare qualche difficoltà ma la direzione in cui si va è questa e a poco a poco si prende confidenza con i nuovi strumenti”.