È caos bus a Como, soltanto oggi sono saltate 190 corse. Intanto sono iniziate le prove di disgelo tra Asf Autolinee, l’azienda del trasporto pubblico locale e sindacati. Al centro della discussione il premio di risultato per i dipendenti dell’azienda di bus. Le parti si sono sedute intorno al tavolo di Confindustria, e hanno avanzato le rispettive proposte, che però non convergono. Bisognerà infatti attendere il 25 ottobre, data fissata per un nuovo incontro, per capire se la tensione in essere tra Asf e sindacati potrà allentarsi.
Come noto nell’ultimo periodo i trasporti pubblici a Como sono piombati nel caos, con una media di circa 200 corse cancellate ogni giorno, oggi 190. Tutto questo in un periodo delicato che vedrà inoltre anche il ritorno in classe degli studenti tutti con un solo ingresso alle 8 (senza i due scaglioni oggi in essere), a partire proprio dal prossimo lunedì.
Nell’incontro il nodo cruciale ha riguardato i passaggi per rinnovare l’accordo. L’azienda ha proposto di puntare a un’intesa sul premio di risultato (per il 2021), prevedendo un valore di riferimento intermedio tra il 70% e quanto erogato a titolo di premio di produzione nell’anno 2019, di cui una parte da destinare in servizi di welfare. Diversa la proposta arrivata dalla controparte che invece punta a un accordo ponte per il 2021, di valore complessivo “composto per l’85% da parte economica e il restante 15% in servizi welfare per arrivare al 100%”, si legge nella nota sindacale inviata a margine dell’incontro.
“Stiamo lavorando internamente e confidiamo in un esito rapido della trattativa in corso”, ha precisato l’azienda Asf Autolinee.
Adesso dunque, dopo la proposta presentata dalle organizzazioni sindacali, si terrà il secondo incontro previsto dalla procedura di raffreddamento il 25 ottobre. Se anche in quel caso non si trovasse un’intesa, entro i successivi 7 giorni le parti dovranno essere convocate dal Prefetto. E se anche in sede istituzionale non si troverà una soluzione allora le organizzazioni sindacali potranno mettere in essere tutti gli strumenti di cui dispongono a partire, come è prassi solitamente, dallo sciopero.