Aumentano gli autisti dei bus in malattia e sulle strade comasche continuano a saltare le corse dei mezzi pubblici. Da una parte all’altra della provincia, come già accaduto venerdì scorso, anche oggi il bilancio è di circa 160 viaggi cancellati, il 6% circa dei 2.800 previsti nella giornata.
Se la scorsa settimana il 13% dei conducenti aveva presentato un certificato di malattia, oggi il dato è salito al 15%. Il numero delle corse saltate è rimasto comunque sostanzialmente invariato. Pesanti i disagi per gli utenti, anche perché i viaggi vengono cancellati senza preavviso, in genere all’ultimo momento. Il caos bus è il risultato di una serie di fattori: autisti senza green pass, certificati di malattia, astensione dagli straordinari per una vertenza sindacale aperta, carenza di personale. “Questo dato è la conseguenza di diversi fattori, a partire dal numero di malattie che in questi giorni è molto più alto della norma – hanno fatto sapere venerdì scorso da Asf Autolinee, la società che gestisce il trasporto pubblico – Lo scorso anno, nello stesso periodo i malati erano meno della metà. Non va sottovalutato un “effetto green pass”, per cui diversi autisti, hanno scelto di mettersi preventivamente in malattia. La mancanza di autisti poi è ormai fisiologica”.
I rappresentanti sindacali degli autisti, insistono sul mancato accordo sul premio di produzione, che potrebbe sfociare in ulteriori proteste. Confermando la cronica carenza di personale poi, i rappresentati dei conducenti sottolineano i limiti dei bandi per le assunzioni, che scoraggerebbero le adesioni.
La situazione difficile del trasporto pubblico ha spinto il prefetto di Como Andrea Polichetti a rinviare a mercoledì prossimo la decisione sul ritorno al turno unico per entrata e uscita dei ragazzi delle scuole superiori, che era prevista per il prossimo 25 ottobre.