Scritte offensive e contro i sindacati questa mattina fuori dalla sede della Cgil di Fino Mornasco. Una settimana fa si era verificata una situazione analoga alla Camera del lavoro di Lomazzo.
«Continuano le provocazioni – commenta il segretario generale della Cgil di Como Umberto Colombo – ma non ci fanno arretrare di un centimetro. Continueremo, con ancora più decisione, a impegnarci sui temi della difesa della Costituzione, della solidarietà e del lavoro, affinché sia dignitoso e sicuro e per tutti. A maggior ragione, in questo periodo, insieme con gli altri sindacati, le associazioni, gli studenti e le nuove generazioni, dobbiamo portare avanti i valori della Costituzione e dell’antifascismo».
Nel mirino anche la Uil. un petardo è stato posizionato sulla porta di ingresso della sede di Lomazzo. “Non abbiamo paura di chi usa la violenza e vuole diffondere terrore, facendoci tornare ad anni bui della nostra storia che pensavamo superati”, è il commento che arriva da Salvatore Monteduro Segretario Generale Cst Uil del Lario.
Solidarietà da parte del mondo politico. “Le intimidazioni delle scorse ore sono atti gravissimi e di enorme viltà che non possono essere tollerati in alcun modo”, dichiara Angelo Orsenigo, consigliere regionale del PD. “Un’escalation di atti intimidatori che condanno con fermezza e che sarebbe sbagliato banalizzare – spiega la deputata del Partito Democratico, Chiara Braga che annuncia – presenterò un’interrogazione al Ministero degli Interni per individuare i responsabili di questi gravi atti e prevenire la diffusione di comportamenti che devono essere condannati e contrastati con grande determinazione”.
“In questa fase delicata credo che ognuno di noi debba compiere un atto di responsabilità e condannare fermamente questi gesti”, spiega Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S.