Dopo Como anche Cantù dichiara guerra allo smog, ma soltanto abbassando i riscaldamenti. Firmata oggi dal sindaco della città del mobile, Claudio Bizzozero, l’ordinanza che prevede azioni di contrasto all’inquinamento atmosferico locale. Anche a Cantù, del resto, da settimane l’aria è irrespirabile, basta pensare che dal 1° ottobre – secondo i dati della centralina Arpa di via Meucci – gli sforamenti per quanto riguarda la concentrazione media giornaliera di polveri sottili sono stati 26 su 40. L’ultimo record negativo il 3 dicembre, con pm10 a quota 130, ma in generale negli ultimi 10 giorni non c’è stato un dato positivo. Il Comune di Cantù ha scelto di quindi di intervenire con un’ordinanza con effetto immediato intervenendo però, a differenza di Como, solo sui riscaldamenti. Impianti attivi per un massimo di 12 ore al giorno (rispetto alle attuali 14) e con temperature più basse: 16 gradi (più due di tolleranza) per le attività industriali e artigianali e 18 gradi (più due di tolleranza) per gli altri edifici. Fanno eccezione ospedali, case di cura, sedi diplomatiche o di organizzazioni internazionali, scuole, piscine, edifici con riscaldamento centralizzato ed edifici industriali con esigenze particolari. Infine l’invito ai canturini ad adottare comportamenti virtuosi, sia alla voce “riscaldamento” sia per quanto riguarda l’uso dell’automobile.