Operazione congiunta della guardia di finanza e dei carabinieri di Como al termine di un’indagine per un presunto, illecito smaltimento di rifiuti che sarebbero stati utilizzati anche per realizzare opere pubbliche in Lombardia. Le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone, due agli arresti domiciliari, un obbligo di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, ha accertato un giro “finalizzato all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, idoneo a celare lo svolgimento di una illecita attività di smaltimento e riutilizzo di rifiuti”. Le indagini sono state avviate nel 2018 e hanno coinvolto un sito di frantumazione rifiuti edili di Rovellasca. Sarebbero stati sversati abusivamente 16.500 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi prodotti in cantieri edili della Lombardia, che, secondo l’accusa venivano triturati in un impianto sprovvisto di autorizzazione e rivenduti come materiale da costruzione privo delle prescritte certificazioni.