48 ore per capire se è ancora possibile sperare e lottare per una tangenziale di Como senza pedaggio. Tutto dipende da Roma, dove il governo è chiamato a esprimersi sulla possibilità di intervenire direttamente con un contributo – come già accaduto per la Brebemi – che possa portare a una modifica del piano economico finanziario di Pedemontana da presentare al Cipe che, di fronte a condizioni mutate, potrebbe decidere di azzerare il pedaggio. Oggi la commissione Bilancio della Camera dei Deputati era chiamata a votare l’emendamento presentato dalla Lega Nord per azzerare il pedaggio sulle tangenziali di Como e Varese. In realtà l’emendamento non è stato votato, bensì accantonato. E questa, a dispetto delle apparenze, potrebbe essere una mezza buona notizia. “Governo e relatori dall’inizio avevano espresso parere contrario ma siamo riusciti a far cambiare loro opinione – spiega il parlamentare comasco del Carroccio Nicola Molteni – se avessimo votato oggi la proposta sarebbe stata bocciata, in questo modo invece abbiamo ancora qualche ora per continuare a trattare con il governo e trovare uno spiraglio che permetta di applicare il metodo Brebemi alle tangenziali di Como e Varese”. La proposta chiede al governo di intervenire economicamente – con un contributo di 500 milioni in tre anni ma che potrebbe essere diluito anche diversamente – per modificare il piano economico e finanziario dell’opera e di conseguenza chiedere al Cipe una nuova decisione sul pedaggio, ovviamente con azzeramento. “In poche parole chiediamo allo Stato di mettere quanto serve per cancellare il pedaggio ed evitare che la tangenziale di Como sia la più cara d’Italia, nonostante sia incompleta – continua Molteni – Abbiamo 48 ore per capire con il governo se è possibile trovare questi soldi”. In prima linea la lobby comasca e varesina, con i parlamentari del territorio, ma ci sarà nelle prossime ore un confronto diretto fra l’esecutivo e il governatore lombardo Roberto Maroni. “Ora serve una risposta politica – dice ancora il parlamentare leghista – il governo è l’unico che può intervenire per riaprire la questione, vedremo quale risposta otterremo”.
La Brebemi non serve; nemmeno collegata alla Milan Venezia.
La tangenziale di Como, quel poco fatto, è indispensabile. Anche per togliere inquinamento nelle strade di Como nord.