Centinaia di chiamate agli uffici comunali e agli agenti della polizia locale. Cittadini preoccupati per i 4 mesi di chiusura della Regina a Colonno. Lo stop, a partire dalla seconda metà di novembre, mette in agitazione studenti e lavoratori che, pur comprendendo l’importanza del cantiere che sta per partire per la realizzazione della variante della Tremezzina, non possono fare a meno di chiedersi quali soluzioni si prospettano per la loro quotidianità
Al vaglio l’ipotesi taxi boat
Alle poche alternative viabilistiche si è sempre affiancata la necessità di un rafforzamento del trasporto via lago. E proprio in questo ambito è al vaglio un’ipotesi ulteriore: utilizzare taxi boat privati per bypassare il punto di chiusura e trasportare ogni mattina ad Argegno chi ne avesse la necessità, in particolare studenti e lavoratori. Si stima che potrebbero essere circa 250 persone.
Si tratterebbe di un servizio che, appunto, andrebbe a supportare un necessario potenziamento della navigazione pubblica.
E’in programma per l’inizio della prossima settimana una riunione tra i sindaci e gli operatori del settore per verificare la fattibilità tecnica, i costi, la disponibilità stessa degli operatori, insomma se ci sono le condizioni per poter offrire questa ulteriore possibilità. Di fatto si potrebbe aiutare quella fetta di popolazione della Tremezzina che una volta ad Argegno potrebbe poi continuare il percorso con gli autobus oppure con le vetture, qualora si individuassero delle aree di parcheggio da adibire a questo scopo.
E sempre la prossima settimana tornerà anche l’apposito tavolo in Prefettura dal quale via via verranno messe a punto tutte le soluzioni logistiche, tecniche e di comunicazione in vista dell’apertura del cantiere.
A confermare il prevedibile stato di agitazione dei residenti e delle attività economiche della zona è il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli, che in prima persona sta rispondendo alle domande. “Lo scoraggiamento c’è ma vogliamo far capire a tutti che le amministrazioni si stanno adoperando per ridurre al minimo i disagi, che comunque ci saranno – ha detto – si stanno valutando tutte le alternative, compreso il trasporto su acqua con mezzi privati. Le ripercussioni sul territorio ci saranno, sarà durissima e adesso il tempo stringe”.
Per quattro mesi le alternative su strada saranno: fare il “giro” dalla 36 e da Lecco, passare dalla Valle Intelvi, per scendere a Menaggio o a Porlezza e quindi in Svizzera.
Stamattina un assaggio delle conseguenze sul traffico
Intanto oggi nella tarda mattinata la Regina è stata chiusa per tre volte per realizzare le scene di uno spot. Statale chiusa tra i 2 e i 3 minuti alla volta e in poco tempo si è formato oltre un chilometro di coda. Un primo assaggio di quello che accadrà.