Nella mattinata odierna, gli uomini della squadra mobile della Questura di Como hanno eseguito un ordine di esecuzione di misura cautelare in carcere nei confronti di un uomo, classe 1967, italiano, residente a Faloppio (CO), resosi responsabile di atti persecutori nei confronti della ex-compagna.
In particolare, subito dopo la decisione della donna di porre fine a 13 anni di convivenza, già di per sé caratterizzati da continue denigrazioni, pugni e schiaffi, iniziava un comportamento persecutorio nei confronti della stessa, fatto di controlli ossessivi, ingiurie ripetute, lesioni personali e svariate minacce, anche di morte, millantando di essersi procurato una pistola.
Dopo la denuncia della donna nello scorso luglio, sono seguiti ben 5 interventi delle forze dell’ordine, nel giro di solo 20 giorni, presso l’abitazione della stessa per le continue condotte persecutorie dell’uomo.
Così, lo scorso agosto, mentre si trovava in Calabria in vacanza, l’uomo veniva raggiunto dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, così come disposto dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como che coordina le indagini; misura che gli veniva notificata dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia su delega della Squadra Mobile di Como.
Successivamente, però, l’uomo perseverava nelle sue condotte criminose e in più individuava un nuovo fantomatico amante della donna.
A quel punto i poliziotti raccoglievano nuovi elementi sulla vicenda che permettevano alla Procura della Repubblica di chiedere l’aggravamento della misura cautelare, non risultando più idonea quella del divieto di avvicinamento.
Il G.I.P. di Como questa volta emetteva la misura cautelare in carcere. Pertanto, stamattina, non appena ricevuto il nuovo provvedimento gli uomini della Squadra Mobile raggiungevano l’uomo sul luogo di lavoro e, dopo gli adempimenti di rito, lo portavano nella casa circondariale del Bassone.