<Ho riflettuto sui numeri della mostra. E sono arrivato alla conclusione che, forse, Expo ha sottratto alla rassegna una quota di visitatori>. Effetto Expo, ma in senso negativo. E’ la sintesi del pensiero di Luigi Cavadini, assessore alla Cultura di Como, oggetto delle critiche della minoranza dopo la chiusura della mostra “Com’è viva la città” di Villa Olmo, che ha totalizzato 20mila visitatori, 3mila in meno rispetto all’edizione 2014. <I numeri – premette Cavadini – sono nell’ordine di grandezza previsto, in linea con i due anni precedenti. Abbiamo perso qualche biglietto rispetto al 2014, e sono convinto che Expo abbia influito. E’ accaduto in tutta la Lombardia. Basti pensare alla Grande Madre della Fondazione Trussardi in Palazzo Reale, una mostra di altissimo profilo che ha chiuso con 47mila visitatori>.
Cavadini comunque ammette che, Expo a parte, “Com’è viva la città” non avrebbe potuto fare i numeri delle mostre dell’era Gaddi, che secondo l’assessore guardavano <più all’immagine che al contenuto>.
Ieri, il giorno dopo la chiusura della grande mostra, l’opposizione – in testa proprio Sergio Gaddi – ha annunciato una delibera di indirizzo nel quale si chiederà a Cavadini uno stop. Un cambiamento di rotta sulle grandi mostre.
<La riflessione è ancora aperta – risponde Cavadini – e magari potrebbe portare a qualche novità. Stiamo ragionando su varie ipotesi>.