Punto unico di cottura: la battaglia è servita. Dopo oltre un mese di discussioni, incontri e petizioni, lunedì sera si deciderà il destino del servizio mensa nelle scuole comasche. L’ipotesi sul piatto, ormai è noto, è la creazione di un unico centro di cottura nella scuola di via Isonzo a Prestino, con trasferimento degli alunni delle elementari nella scuola di via Picchi. Un progetto contestato da docenti e genitori, con una petizione che ha raggiunto quota mille firme, ma che è destinata ad aumentare ancora nella prossime ore. Lunedì sera il voto decisivo in consiglio comunale sull’assestamento di bilancio nel quale sono inseriti i 700 mila euro – per il 2015 – che permetterebbero di avviare la sistemazione della scuola di via Isonzo e i 600 mila euro – per il 2016 – necessari per le attrezzature. Ma dal Comune, dopo il movimentato e partecipato incontro di ieri sera con i genitori di Prestino, ribadiscono: nulla ancora è stato deciso. Anzi, nelle ultime ore, è spuntata l’ipotesi di un piano B, che porterebbe ad esternalizzare solo parte del servizio, evitando il trasferimento degli alunni da via Isonzo a via Picchi, ma che in cambio comporterebbe un ripensamento complessivo delle scuole di Breccia e Prestino, attualmente sottoutilizzate.