Il secondo lotto della tangenziale di Como torna nei piani della Regione. Una buona notizia – almeno in teoria – anche se il Comune di Como, prima di esultare, vuole che l’impegno sia messo nero su bianco. Lo ha spiegato ieri sera in diretta su Etv il sindaco di Como, Mario Lucini.
Per quanto importante dal punto di vista politico, il voto del consiglio regionale – che con un emendamento al documento di economia e finanza impegna la giunta a reinserire il completamento della tangenziale di Como nel sistema Pedemontana – non basta. Alle parole deve corrispondere un’effettiva modifica delle carte urbanistiche regionali. Per il momento l’unica cosa certa è che su proposta dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Como, Lorenzo Spallino, la proposta di delibera della variante del Piano di Governo del Territorio è stata ritirata dal consiglio comunale per consentire agli uffici di verificare se quando deciso ieri dal consiglio regionale comporti modifiche alla cartografia della stessa variante. “Dalle parole si passi ai fatti” è anche l’auspicio del presidente della Provincia di Como, Maria Rita Livio, che invita l’assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Sorte a convocare al più presto un tavolo con tutti gli interlocutori per andare avanti sulla progettazione. “E’ fondamentale capire se è possibile rivedere in qualche modo il progetto accantonato perché troppo costoso – spiega Livio – o se è necessario un altro progetto”. Intanto, a quasi un mese dall’entrata in vigore del pedaggio, il sindaco di Como non è ancora pronto ad accantonare la battaglia per la gratuità del primo lotto.