Crescita superiore alle previsioni per il comparto metalmeccanico della provincia di Como nel primo semestre dell’anno. Rispetto ai sei mesi precedenti, la variazione congiunturale rilevata da Confindustria registra un aumento del 15% per i principali indicatori.
Le proiezioni per la seconda metà del 2021 prospettano una ulteriore crescita, anche se con valori inferiori a quanto rilevato per i primi sei mesi dell’anno. La media dovrebbe attestarsi al 3%. Secondo i dati diffusi da Confindustria, la capacità produttiva mediamente impiegata dalle realtà metalmeccaniche nei primi sei mesi dell’anno si attesta all’85,7%, in crescita di oltre sedici punti percentuali rispetto al precedente Osservatorio congiunturale.
Le esportazioni trainano il settore. Nei primi sei mesi del 2021, il 45,2% del fatturato è stato realizzato all’estero. La principale area di riferimento al di fuori dell’Italia è l’Europa Occidentale.
Le criticità
Le criticità legate all’approvvigionamento delle materie prime si sono amplificate e penalizzano il 90% delle imprese. Nel semestre l’aumento dei costi delle materie prime ha determinato impatti significativi sui costi di produzione per l’85,7% delle realtà metalmeccaniche.
Il commento di Confindustria
“Celebriamo i primi 50 anni di Federmeccanica forti dei dati positivi del primo semestre dell’anno – commenta Serena Costantini, presidente del gruppo Metalmeccanici di Confindustria Como – Registriamo un netto miglioramento che potremmo definire omogeno e trasversale anche rispetto alla dimensione aziendale. Una forte espansione che trova un limite solo nella criticità dovuta all’aumento del costo delle materie prime e nell’annunciato aumento dell’energia che preoccupa molto le aziende comasche per il rischio di una forte perdita di competitività nei confronti dei competitor esteri”. “Le imprese – aggiunge Costantini – evidenziano difficoltà nel reperire figure specializzate da inserire all’interno degli organici aziendali, tema che merita una seria riflessione”.