Sul tavolo della cabina di regia per il cantiere della variante della Tremezzina ci sono due ipotesi per permettere l’avvio dei lavori: o una chiusura totale della Statale Regina o lunghi periodi di stop notturno e viabilità diurna a senso unico alternato. E le persone sembrano preferire il secondo piano.
La prima soluzione presentata da Anas che porterebbe all’interruzione totale della viabilità sulla Statale Regina ha scatenato un accesso dibattito che quindi ha richiesto un ulteriore tavolo di confronto con anche la prefettura, la Provincia di Como e i sindaci. Obiettivo: trovare una modalità meno impattante sulla mobilità e l’economia del territorio. A convincere di più le amministrazioni e le persone, sembrerebbe invece l’ipotesi di un cantiere notturno che di giorno consentirebbe la circolazione sebbene a senso unico alternato.
Quest’ultima proposta per i lavori sulla Regina, che non è ancora l’opzione definitiva, implicherebbe anche un allungamento dei tempi e l’innalzamento dei costi. ieri Anas ha anche specificato che sono in corso tutte le attività propedeutiche al fine di avviare il cantiere a novembre e contenere il più possibile l’impatto sul traffico. Intanto però, chi vive nei paesi affacciati sulla trafficata arteria, attende risposte certe per capire cosa accadrà nei prossimi mesi.