E’ il ricercato numero uno in Europa per gli attentati che hanno sconvolto Parigi venerdì 13 novembre. Il mondo intero è sulle tracce di Salah Abdeslam, l’attentatore superstite degli attacchi nella capitale francese. Oggi Salah è in fuga, ma lo scorso agosto sarebbe passato dalla provincia di Como, dove avrebbe fatto tappa, per fare benzina, forse mentre era diretto in Grecia, via Bari. E’ quanto si legge sulle pagine del quotidiano La Repubblica, che ha riportato sull’edizione odierna i movimenti del 26enne belga ricostruiti dagli investigatori. “E’ accertato da pagamenti con carta di credito a un distributore – si legge – che, in agosto, Salah Abdeslam e Ahmad Dahmani (l’uomo arrestati sabato in Turchia) sono transitati con un’auto belga in Lombardia, in provincia di Como”. Una sosta di passaggio, durante il viaggio che, sempre secondo gli investigatori, li avrebbe condotti a Bari per poi raggiungere via mare la Grecia, Paese che sarebbe stato scelto dall’Isis come hub del terrore nel Vecchio Continente. E mentre prosegue in tutta Europa la caccia all’uomo, l’allarme terrorismo ha portato un aumento dei controlli alle frontiere. Non sono sfuggiti in questi giorni i giubbotti antiproiettile comparsi sopra le divise dei finanzieri al confine. E i controlli sono destinati ad aumentare. Lo ha ribadito a Sky Tg 24 il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Occorrono alcune revisioni al codice di Schengen per rendere più blindate le nostre frontiere esterne” ha detto Alfano che ha spiegato come si punti a controlli più rigidi – con collegamento a banche dati – per chiunque entri in uno Stato europeo dall’esterno. Non basterà più mostrare soltanto il documento e inevitabilmente le verifiche saranno più lunghe. “Una compressione della privacy in cambio di maggiore sicurezza” ha detto il ministro dell’Interno.