Trasporti, green pass obbligatorio per docenti, personale scolastico e per i genitori degli alunni e infine il doppio turno di ingresso per gli studenti delle superiori. Tra dubbi e speranze la scuola è pronta a ripartire. Si inizia lunedì 13 settembre.
“Siamo pronti a iniziare il nuovo anno scolastico – spiega Angelo Valtorta, dirigente del Liceo “Volta” di Como che sul doppio ingresso aggiunge – La decisione era nell’aria quindi non ci siamo fatti cogliere impreparati. Il disagio c’è, inutile negarlo, soprattutto per le famiglie dei ragazzi e per gli stessi studenti. Quello che ci conforta è che si tratta – almeno nelle intenzioni – di un disagio temporaneo. Questi mesi saranno un test. Prevale un cauto ottimismo”.
“La speranza è che non si interrompa tutto prima o poi – dice Nicola D’Antonio dirigente del liceo scientifico “Giovio” di Como – Vogliamo tenere il 100% degli studenti in presenza e i dubbi riguardano l’organizzazione. Faremo il sacrificio del doppio turno, la prima settimana partiremo soft con due turni da meno ore così da consentire ai ragazzi, soprattutto quelli che arrivano dai paesi del lago di non avere disagi con i trasporti”.
Il nodo resta dunque la questione trasporti. “Il doppio ingresso crea disagi – spiega Silvio Catalini, dirigente scolastico dell’Istituto “Vanoni” di Menaggio – Ogni giorno sulle tre direttrici Como- Menaggio, Porlezza-Menaggio e Colico-Menaggio si muovono in media circa 900 ragazzi”. Poi aggiunge: “La realtà del trasporto pubblico in alto lago e nel Porlezzese ha dinamiche diverse dalla città. Il trasporto è organizzato in modo da portare i ragazzi negli orari scolastici tradizionali ma mancano le corse con i doppi turni sia in ingresso che in uscita”. Infine conclude: “Non immagino cosa accadrà quando inizieranno i lavori per il cantiere della Tremezzina con le conseguenti chiusure della statale Regina”.
“Il fattore positivo è che quest’anno avremo gli studenti in presenza – dice Anna Proserpio, dirigente scolastico del liceo artistico “Melotti” di Cantù – In questi due anni c’è stata una grande sofferenza da parte dei ragazzi. Noi come liceo arriviamo a 35 ore alla settimana, il doppio turno significa ridurre l’unità oraria, anche a livello di gestione della didattica è un problema, i ragazzi arrivano tardi a casa. Si creano un po’ di disagi. Vediamo come va in questo mese e mezzo per arrivare poi al turno unico”.