Si allarga la platea di chi dovrà esibire il green pass. Con l’approvazione del nuovo decreto in Consiglio dei Ministri il governo amplia l’uso della certificazione verde nelle scuole, nelle università e nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).
Capitolo scuola: fino al 31 dicembre, oltre al personale scolastico per cui era già in vigore l’obbligo del certificato, deve avere il green pass chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative. Nel decreto viene specificato che la disposizione “non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori”.
Devono dunque munirsi di green pass anche i genitori degli alunni per poter accedere agli istituti scolastici e poter partecipare a riunioni e colloqui con i docenti.
Stessa regola anche per le università. Chiunque accede alle strutture del sistema nazionale universitario deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19.
I controlli sono affidati ai dirigenti scolastici e nel testo del decreto viene specificato che “nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro”.
Sul fronte Rsa e strutture per anziani il documento del governo non prevede la semplice estensione del green pass, ma l’obbligo vaccinale dal prossimo 10 ottobre per il personale, anche esterno, “che opera, a qualsiasi titolo, nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice”.
Il decreto integra i provvedimenti già adottati. Il premier Mario Draghi ha annunciato che si tratta di un primo step e che il governo sta lavorando a un ulteriore allargamento anche ad altre categorie.
Ristoranti e locali pubblici
Il green pass, come è noto, è già indispensabile per accedere ai ristoranti al chiuso, agli spettacoli aperti al pubblico e agli eventi sportivi. Stesso discorso per musei e mostre, parchi tematici, parchi divertimento, sale gioco e sale scommesse, casinò e bingo. E’ necessario il certificato verde per entrare in piscine, palestre, impianti dove si svolgono sport di squadra al chiuso, centri benessere. Ingresso condizionato al possesso del green pass anche in sagre, fiere, congressi e convegni.
Dal primo settembre, la certificazione è obbligatoria anche per viaggiare sui treni a lunga percorrenza, navi e aerei. In particolare, le regole riguardano treni ad Alta Velocità e Intercity.
Trasporti
Per quanto riguarda gli autobus il green pass è necessario per viaggiare su bus che collegano regioni diverse, su quelli che effettuano tratte turistiche più lunghe e su quelli per servizi di noleggio con conducente. L’obbligo non si applica sugli autobus urbani, così come il green pass non è necessario per viaggiare in metropolitana.
Come si ottiene la certificazione verde Covid-19
Il green pass, è bene ricordarlo, si ottiene con la vaccinazione anti Covid, con l’attestazione di guarigione dalla malattia o con un tampone negativo. In quest’ultimo caso la validità è di 48 ore, mentre con l’iniezione la certificazione ha una durata di un anno dalla data della seconda dose o della dose unica. Sono esclusi dall’obbligo della certificazione i bambini sotto i 12 anni e chi, per motivi di salute attestati da un medico l’impossibilità di sottoporsi alla vaccinazione.