Ieri il governo ha ufficialmente riconosciuto – con una firma in consiglio dei ministri – lo stato di emergenza per Como, Sondrio e Varese in seguito a piogge e alluvioni di luglio.
E’ un primo passo per la ricostruzione. Ma sulla cifra stanziata – tre milioni di euro – la politica discute. Mentre chi rappresenta il governo – in particolare Pd Lega – ricorda che si tratta di un “primo stanziamento”, l’opposizione – Fratelli d’Italia – giudica i tempi e l’entità dell’intervento del governo insufficienti.
Secondo il parlamentare lariano Alessio Butti, i tre milioni “non coprono nemmeno lontanamente i danni subiti da privati e dall’economia del territorio. Vogliamo considerare l’obolo – aggiunge – come una la prima di una lunga serie di rate per le quali lotteremo, per la nostra gente e il territorio. È una questione di coerenza e giustizia”.
Rispondono, a stretto giro, due parlamentari di schieramenti diversi – praticamente opposti – ma che in questo momento rappresentano la maggioranza di governo: Chiara Braga, deputata Pd e Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, esponente della Lega. “Abbiamo lavorato in silenzio con i ministri della Lega, Giorgetti in particolare, perché lo stato di emergenza venisse portato e approvato nel consiglio dei ministri di ieri e ciò è avvenuto – dice Molteni. Il resto sono solo parole. I tre milioni sono ovviamente una prima tranche, per ristorare i danni causati a comuni e territori arriveranno fondi ulteriori”.
“Non capisco chi alimenta polemiche infondate – aggiunge Chiara Braga, deputata Pd – La dichiarazione dello stato di emergenza è arrivata al termine dei passaggi previsti e in tempi del tutto congrui: la protezione civile ha concluso la relazione e il consiglio dei ministri alla prima occasione ha deliberato. Certo, tre milioni non sono sufficienti, ma si tratta di una prima quota. Potranno arrivare altri stanziamenti”.
Decisamente più critico è il deputato comasco pentastellato Giovanni Currò. “Tre milioni, contrariamente a quanto affermato dal ministro della Lega Giorgetti, non sono un “giusto sostegno” – dice – i danni sono decisamente più ingenti. Mi auguro che questa sia solo una prima tranche per ristorare i privati per poi procedere a stanziamenti per le giuste opere di messa in sicurezza del territorio. Mi auguro altresì che anche la Regione Lombardia faccia la sua parte”. Dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba è arrivata infatti la richiesta al Pirellone di “anticipare le risorse necessarie a sostenere i comuni comaschi danneggiati e i residenti”.