“A inizio novembre dovrebbe partire il cantiere. Io non vedo ancora un cartello. Sarebbe servita una programmazione più accurata. Ora spero si organizzino meno riunioni politiche e più confronti tecnici con l’azienda che si occuperà dei lavori”. Sono le parole di Mario Pozzi, sindaco di Centro Valle Intelvi. L’intera valle – diecimila abitanti – con l’ipotizzata chiusura della statale Regina per il cantiere per la variante della Tremezzina, rischia pesanti disagi.
Il sindaco Pozzi chiarisce subito: “La variante serve. La vogliamo. Però abbiamo due problemi: il primo è quello relativo all’ex cava Citrini, che diventerà un punto di betonaggio per il cantiere. Noi abbiamo proposto un’alternativa e attendiamo ancora l’approvazione. Il secondo è relativo al traffico. Con la Regina chiusa, i nostri sbocchi saranno due: la Porlezza-Osteno, strada dal traffico già complicato e non immune da rischi meteorologici e idrogeologici, e la Valmara verso la Svizzera, collegamento dalle ridotte capacità”.
Pozzi lamenta poi uno scarso coinvolgimento della Valle Intelvi nel processo di avvicinamento al cantiere, ma soprattutto ha dei dubbi sui tempi. “Ho trascorso tanti anni nei cantieri. Arrivo da quel mondo. I lavori dovrebbero partire a novembre, in pratica domani. E ancora non vedo nulla. Un cartello, un casottino, un allestimento. Forse – conclude il sindaco di Centro Valle Intelvi – un cantiere così importante, in una zona così delicata, avrebbe meritato una programmazione più accurata”.