L’entrata in vigore lo scorso 6 agosto del green pass ha fatto aumentare le richieste e ha fatto emergere una serie di situazioni particolari di cittadini che non sono riusciti ad ottenere il certificato verde. Per questo l’Ats Insubria ha attivato sul proprio sito un sezione dedicata dove trovare le domande e le risposte frequenti o dove poter inoltrare una segnalazione compilando un apposito modulo e indicando il problema riscontrato. Tra i casi più frequenti c’è chi, ad esempio, si è sottoposto alla prima somministrazione del vaccino all’estero e deve effettuare la seconda in Italia.
Sul fronte della campagna vaccinale – intanto – l’Agenzia di Tutela della Salute rinnova con forza l’appello agli over 60 (o meglio alla fascia 60-69). E questo soprattutto alla luce dei numeri relativi ai nuovi contagi. Numeri che sono in lieve calo nel Comasco, ma che evidenziano come ad ammalarsi siano prevalentemente i non vaccinati e l’età si è alzata rispetto alle settimane precedenti. Dal consueto aggiornamento settimanale emerge che nel periodo tra il 5 e l’11 agosto si contano 199 positivi (erano 245 la settimana precedente).
“C’è un dato che ci preoccupa più degli altri e cioè che nei primi sette giorni del mese una buona percentuale di positivi rientra nella fascia degli over 65” ha detto il direttore sanitario, Giuseppe Catanoso che sollecita per questa categoria, considerata ad alto rischio in caso di infezione, la vaccinazione. La maggior parte dei soggetti contagiati risulta – infatti – non immunizzata e spesso di rende necessaria l’ospedalizzazione.
Per il resto la campagna vaccinale – è stato ribadito – prosegue a buoni ritmi. Tutte le fasce d’età hanno superato, in media, il 70% di copertura. Con punte all’89,6% per gli ultraottantenni. Ma sugli over 60 bisogna fare di più: “Con la variante Delta sono queste persone ad ammalarsi seriamente” ha sottolineato, Ester Poncato, responsabile della programmazione della campagna vaccinale. Per loro prosegue l’accesso diretto – quindi senza prenotazione – agli hub con la somministrazione del monodose Janssen. Ats parla, inoltre, di una “buonissima risposta” per i giovani tra i 12 e i 29 anni.