La riapertura delle scuole si avvicina. E così anche il rientro – in presenza– degli studenti a settembre. Nel tentativo di non ripetere gli errori del passato, sono iniziate le riunioni, sotto la supervisione della Prefettura di Como, tra rappresentanti del trasporto pubblico, presidi e tecnici. Tre soggetti chiave per la ripartenza della didattica in classe.
Toni duri, quelli del preside del liceo classico Volta di Como Angelo Valtorta. “Se, come sembra, anche per l’avvio delle lezioni a settembre verrà nuovamente imposto il doppio orario di ingresso, sarà veramente una vergogna” dice Valtorta. Secondo le attuali disposizioni governative, fino al prossimo 31 dicembre per evitare un ritorno alla didattica a distanza, gli ingressi negli istituti scolastici dovranno essere scaglionati. E c’è chi parla anche di un triplo turno.
“Hanno avuto quasi due anni per prevedere più corse, trovare altri mezzi, reclutare personale, studiare soluzioni per non ritrovarci anche questa volta al punto di partenza – prosegue Valtorta”. Inammissibile per il preside del Volta lo scaglionamento degli studenti, una misura, sebbene fattibile, poco sostenibile nel lungo periodo anche per il preside del Setificio Roberto Peverelli.
L’ultimo decreto legge prevede poi che nell’anno scolastico 2021/2022 le attività della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e di quella secondaria di primo e secondo grado dovranno essere in presenza. Restano quindi il metro di distanza e l’uso delle mascherine. Ma anche l’impossibilità di accedere o rimanere nei locali scolastici in caso di temperatura che supera i 37,5°.
Al lavoro con la Prefettura per intensificare il numero di corse dei mezzi pubblici e quindi di autisti, anche il presidente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia del trasporto pubblico locale di Como, Varese e Lecco, Angelo Colzani. Tra i temi discussi non manca la Tremezzina, l’impatto dei lavori sulla circolazione e la necessità di potenziare il servizio Navigazione.