Questa mattina si sono svolte, in Commissione VIII Territorio e Ambiente le audizioni della Protezione Civile e dell’ANAS dove è stato fatto il punto della situazione in merito agli eventi metereologici intensi che hanno interessato la Lombardia e in particolare la provincia di Como in questi giorni.
“Sono centinaia le potenziali frane in provincia di Como che si possono attivare – ha spiegato il capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio – Queste situazioni sono molto caratteristiche sul fatto che intervengono non solo su abitazioni, aziende, attività, commerciali, ma anche su strutture di trasporto, comportando spesso isolamento di aree” .
“La nostra non è eccezionalità, ma ormai una normalità alla quale non mi rassegno – ha spiegato in una nota Alessio Butti deputato comasco e vice presidente della Commissione VIII – Ecco perché insisto nel chiedere lo stato di emergenza e l’apposito DPCM con le relative risorse. Mi dicono che il governo sia ancora in attesa di una stima dei danni da parte di Regione. A me non interessa il “palleggio” in corso tra livelli istituzionali, ma il risultato finale che deve soddisfare i nostri territori, la gente sfollata o danneggiata, i sindaci”.
“Ora è necessaria la massima collaborazione tra amministrazioni dello Stato per il rapido riconoscimento dello stato di emergenza – commenta Chiara Braga, deputata comasca del PD e Responsabile nazionale Transizione Ecologica del Partito Democratico – Ma è altrettanto importante lavorare per migliorare la prevenzione e la manutenzione del territorio”.
Infine per quanto riguarda i paesi che affacciano sulla statale Regina, tra i più colpiti dall’alluvione, Anas ha stimato per la riparazione completa dei danni un importo pari a 950mila euro.