“Volevamo dare alla città una Fondazione capace di unire gli enti territoriali intorno alla cultura e all’alta formazione. Ci siamo riusciti, anche se il cammino prosegue con tanti altri traguardi da raggiungere”. Alla conclusione del mandato, il presidente della Fondazione Alessandro Volta Luca Levrini traccia un bilancio dell’attività, alla vigilia dell’assemblea per l’approvazione del bilancio.
“Quando sono arrivato mi sono subito reso conto che la Fondazione aveva un enorme potenziale e, con umiltà e impegno, abbiamo lavorato per crescere – dice Levrini – per creare una serra, un luogo capace di attrarre, accogliere e far collaborare enti e associazioni del territorio con obiettivo la cultura”.
La Fondazione è nata nel 2015 dalla fusione del Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta e di UniverComo. “Tra i tanti obiettivi che ci siamo prefissati per il futuro ci sarà proprio quello di ridare slancio all’operatività di UniverComo, al concetto di alta formazione che sta molto a cuore alla Fondazione”, sottolinea Levrini.
“L’emergenza sanitaria non ha mai stoppato le nostre attività – aggiunge il presidente uscente – Siamo sempre stati operativi, organizzando momenti di incontro e azioni importanti come quella a sostegno dei bambini autistici”.
A chiusura di un mandato positivo, Luca Levrini annuncia un ulteriore progetto per il futuro. “Si tratta di “Corridoio cultura”, un’iniziativa che guarda al Ticino e a Lugano – spiega – pensata per creare uno spazio culturale aperto tra Como e la vicina Svizzera dove poter godere della ricca offerta culturale messa a disposizione dalle due realtà territoriali”.