E’ stato arrestato oggi a Mantova, ma ha abitato anche in provincia di Como – e più precisamente a Lomazzo – il pakistano 24enne accusato di associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Nell’ambito dello stesso filone d’inchiesta sono state effettuate perquisizioni – sia personali, sia all’interno di immobili – anche nella città di Como.
Sono i risultati dell’operazione Looming Web, coordinata dalla Dda di Caltanissetta. Un’indagine partita un anno fa, quando alcuni disordini in un centro di accoglienza di Piazza Armerina, in provincia di Enna, avevano portato gli agenti della digos a mettere gli occhi sul pakistano. I poliziotti avevano scoperto che il 24enne gestiva due profili Facebook sui quali portava e condivideva foto e commenti inneggianti alla violenza, alla jihad e al martirio. L’uomo, sempre attraverso i social network, vantava un’appartenenza all’organizzazione pakistana Sipahe-Sahaba, già dichiarata di matrice terroristica militare. Gli inquirenti hanno anche registrato telefonate tra l’arrestato e altri pakistani nelle quali si parlava di addestramenti militari e disponibilità di armi.
L’uomo, come detto, è stato arrestato oggi all’alba a Mantova, e contestualmente la procura di Caltanissetta ha disposto perquisizioni nei luoghi dove, nel tempo, il 24enne ha soggiornato: Piazza Armerina, in provincia di Enna, Prato, Cerro Maggiore, in provincia di Milano e, come detto, Lomazzo, in provincia di Como. Attività svolte dalla digos di Enna, in collaborazione con i colleghi di competenza, tra i quali gli agenti lariani. La città di Como, insieme con Trapani, è stata invece interessata da altre perquisizioni relative a due indagati collegati con il pakistano arrestato.